dal 1999 testimone di un’evoluzione

Yannick – La rivincita dello spettatore

(Mustang)

DATI TECNICI: 16:9/1.37:1 – DD 5.1 (ita, fra)

Dopo “Doppia pelle” (2019) e “Mandibules” (2020, al momento probabilmente il suo capolavoro) l’eclettico musicista-regista francese ha realizzato numerosi film, uno dietro l’altro con un ritmo ancora più serrato del miglior Woody Allen. Se volete approfondire la figura del secondo Quentin più famoso del cinema vi consigliamo di leggere la recensione tecnica che abbiamo dedicato al DVD di “Mandibules”, sempre edito da Mustang. Nel 2022 infatti sono arrivati ben due film (da noi ancora inediti in sala): “Incredibile ma vero” e “Fumare fa tossire” poi lo scorso anno ha realizzato altri due film, questo “Yannick – La rivincita dello spettatore” uscito nelle nostre sale il 18 gennaio del 2024 grazie a I Wonder Pictures e “Daaaaaalì!” che sarà distribuito nelle sale prossimamente da Lucky Red. L’ha definito così Giampiero Raganelli per Quinlan.it in chiusura della sua recensione: “Yannick è in formato 4/3 che crea così una scatola schiacciata su quella della piccola sala teatrale. Dupieux costruisce un kammerspiel sopra a quello che sembra un altro kammerspiel, una commediola stantia di una compagnia mediocre giocata sul tradimento coniugale. Da subito gli spettatori sono inquadrati insieme alla scena sul palcoscenico. Dupieux evita ogni gioco di ambiguità. In fondo quella situazione dovrebbe riscattare la dignità degli attori, che lamentano di avere il ruolo di burattini, e di uscire dalle maglie del testo, per diventare personaggi del cinema, come ambisce uno di loro, anche se a servizio di un nuovo testo, una sceneggiatura. Dopo l’ora e passa del film, si esce dalla sala delusi, un po’ come sarebbero usciti dal teatro gli spettatori se non ci fosse stata l’irruzione di Yannick. Il testo dello squilibrato era più bello o più brutto di quello in scena? Poteva essere un’occasione per un discorso sull’artista, che Dupieux si lascia sfuggire. Al regista il discorso metanarrativo interessa, come dimostrato già in Réalité, ma interrompere una recita teatrale, nel cinema, è facile. Ben altre potenzialità aveva saputo mostrare l’autore nella sua deformazione grottesca della realtà di altre sue opere come Mandibules.”

Mustang realizza una solida edizione DVD curando ogni minimo dettaglio a partire dall’utilizzo del box trasparente, dalle grafiche per la fascetta ben realizzate (che sfruttano anche la parte interna) come pure la serigrafia sul dischetto, tutto ben fatto a parte i menu che ci sembrano graficamente composti in modo un po’ “artigianale” e poco originale. Il riversamento mantiene il corretto formato di 1.37:1 con codifica anamorfica, anche se si evidenzia una notevole seghettatura nei titoli di testa ma soprattutto durante il film (da notare in particolare i capelli dei vari personaggi), un problema che sembra affliggere le ultime produzioni Mustang, cosa ancor più strana considerando il fatto che abbiamo anche la codifica anamorfica 16:9, quindi teoricamente senza alcuna perdita in fatto di definizione. Ottimo e inappuntabile invece il riversamento delle due tracce sonore 5.1, entrambe coinvolgenti, con una valida separazione dei canali ed un canale centrale sempre definito, da preferire comunque la traccia originale francese per apprezzare al meglio le sfumature della recitazione. Extra purtroppo assenti a parte l’onnipresente trailer italiano, sarebbe stato interessante qualche filmato di approfondimento in più sia sul film sia su Quentin Dupieux.

VOTO:    3   

data pubblicazione: 08/2024