The Million Dollar Hotel (2)
(CG)
DATI TECNICI: 16:9/ltbx 2.35:1 – DD 5.1 (ita, orig.), 2.0 (ita, orig.)
Prosegue in modo spedito la riedizione di tutto il catalogo del cinema di Wim Wenders da CG Entertainment. È notizia di pochi giorni che entro la fine dell’anno tornerà in sala la versione restaurata di “Paris, Texas”, in prima mondiale assoluta al Cinema Ritrovato di Bologna. Gli altri titoli che la casa toscana ha riportato in home-video sono: una delle prime opere in assoluto, La lettera scarlatta del 1973, il seguito di “Il cielo sopra Berlino” cioè il controverso “Così lontano così vicino” (1991), uno dei suoi capolavori degli anni Novanta, Lisbon Story e il bistrattato (all’epoca) The Million Dollar Hotel con Mel Gibson e Milla Jovovich su un’idea di Bono degli U2 (autori anche della colonna sonora).
Nel Million Dollar Hotel di Los Angeles, albergo fatiscente rifugio di emarginati e sbandati, il figlio di un magnate della televisione si toglie la vita. Incaricato delle indagini, il detective Skinner interroga gli abitanti dell’hotel, tra i quali Tom Tom, il migliore amico del morto, e la bellissima Eloise. Appresa la vera identità della vittima, i vari pensionanti escogitano un piano per arricchirsi, mentre tra Eloise e Tom Tom, che da sempre è innamorato della ragazza, nasce una tenera intesa.
«L’albergo può essere visto come una specie di manicomio, a parte il fatto che, paragonato al mondo attorno a noi, l’apparente follia dei suoi abitanti sembra quasi normale. Il soggetto di The Million Dollar Hotel è del mio amico Bono, che ha scoperto questo albergo nel cuore di Los Angeles durante le riprese per il video di Where the Streets Have No Name. Mi ci ha condotto e mi ha subito colpito. Ho capito perché questo posto era diventato per lui quasi una metafora dell’America. E provando quest’attrazione per l’albergo, ho accettato di fare il film».
Film bistrattato all’epoca (uscì in Italia il 31 marzo 2000) che è stato molto interessante rivedere a distanza di più di vent’anni. E’ un’opera ostica e a tratti confusa ma contiene anche momenti decisamente emozionanti, atmosfere uniche come solo il regista tedesco sa ricreare e un cast di attori in forma strepitosa. Dategli una seconda possibilità, non ve ne pentirete! L’edizione CG è strabiliante grazie all’utilizzo del recentissimo master video restaurato nel 2021. Per questo restauro, il negativo originale della fotocamera è stato scansionato in risoluzione 5K, al fine di catturare l’intero fotogramma della pellicola anamorfica, compresa la perforazione e la spaziatura ristretta tra i fotogrammi. Il ritocco e la gradazione del colore sono stati eseguiti sui dati di scansione Wetgate non ridotti, prima di produrre il master cinematografico 4K finale. Il mix finale era stato originariamente registrato in nastro multitraccia da 5.1 a 35 mm e 2 pollici. L’audio è stato accuratamente pulito dal rumore e dai clic statici, lasciando intatta la composizione sonora cinematografica originariamente prevista. Il restauro ha ricevuto, tra gli altri, finanziamenti dal FFE (Film Heritage Funding Programme). Non c’è altro da aggiungere, edizione decisamente vincente! Extra: trailer italiano, backstage (9’) e interviste (30’).
VOTO: 5
data pubblicazione: 06/2024