dal 1999 testimone di un’evoluzione

Emiliano Cribari

Il giovane regista fiorentino

Dopo “La Ricreazione” e “TuttoTorna”, due lungometraggi distribuiti da Cecchi Gori Home Video, Emiliano Cribari ventinovenne autore e regista fiorentino, si appresta ad affrontare il suo terzo importante lavoro “Via Varsavia”, una commedia interpretatata da attori di grande calibro come Alessandro Benvenuti, Novello Novelli, Barbara Enrichi… ed un inedito Marco Masini.
Scopriamo attraverso questa breve intervista il passato e il futuro di questo giovane regista.

DVD italy: Parlaci dei tuoi due primi lungometraggi “La Ricreazione” e “TuttoTorna”.
Cribari: “La ricreazione” è come il primo bacio: io lo detti in un garage, e “La ricreazione” è un po’ il bandone del garage in cui voglio abitare mentre viaggio, è la sorsata d’acqua alla fontana del futuro, quando d’estate si ha sete.
E’ un film che batte la strada di uno stile, complesso e affascinante. La prima delle tante produzioni a budget zero e con il cuore, le parole e gli artisti al posto dei tanto desiderati mezzi tecnici.
“Tuttotorna” invece è come l’ultimo bacio (non il film, eh! magari…) è meditato, filosofico, lambiccato, tortuoso, poetico. Un film d’essai, da camera, un film per festival, non certo un film commerciale.

Quale sarà il tuo prossimo progetto?
Si intitola “Via Varsavia”. Uscirà prima di Natale, spero! E qui il discorso cambia, c’è più amalgama tra poesia e comicità, e soprattutto tanta tecnica in più, intesa sia come mezzi (audio e video) che come competenze registiche mie. Più monitoraggio sul lavoro, in tutte le fasi del film, e davvero qualche grande attore: da Erika Renai a Alessandro Benvenuti, da Barbara Enrichi a Novello Novelli, fino a Marco Masini e a Carlo Monni. “Via Varsavia” è l’opera che riassume al meglio, il mio percorso. Si riderà e si piangerà, di gusto e con dolore, in un impianto narrativo piuttosto nuovo e scattante.

Da chi è composta la tua squadra di lavoro?
Eh sì, ‘squadra’ è proprio il termine giusto, in quanto già da qualche anno sto provando a creare – non senza difficoltà – un vivaio di giovanissimi da poter crescere e con i quali arrivare lontano. Fatta eccezione per Erika Renai, che è co-sceneggiatrice a tutti gli effetti nonché actor’s coach e spalla produttiva.
Il resto della squadra è stata composta – per questi ultimi due film – da Luca Antonio Alves Franco (che ha curato le scenografie e i costumi), Francesco Tatini e Stefano Pinzani (che hanno curato la fotografia) e Lorenzo Fantechi (che ha curato la grafica e il sito Internet). Poi, film per film, sono entrate in scena nuove, importanti e capaci figure, che mi auguro con tutto il cuore possano restare felicemente impigliate nella rete della mia produzione: da Alessio Venturini, attore di grandi qualità fino a Clara Collalti e a Giuditta Levi Tomarchio.

Qualche commento e qualche aneddoto sugli attori del tuo prossimo film.
Sono stati loro, la sorpresa più grande. Da Erika Renai ho imparato la poesia, da Alessandro Benvenuti la semplicità e soprattutto il mare di cose che ancora devo imparare, da Barbara Enrichi l’energia, la semplicità, la bellezza. Da Marco Masini ho imparato che sono un buon talent scout, perché è stato veramente formidabile, da Carlo Monni ho imparato che non bisogna mai rilassarsi neanche un attimo, su un set e Novello Novelli mi ha insegnato che ci sono voci, anche nel cinema, che non hanno bisogno di immagini che le accompagnano, per essere cinema.

Quali sono i registi che ti hanno fatto innamorare del cinema?
Uno su tutti: Francesco Nuti. Il più grande attore e regista italiano. Ma non nei grandi film, o quantomeno non nelle cose macroscopiche: lui è unico nelle sfumature, nelle chiusure di scena, nei silenzi. Poi, ovviamente, Moretti, Benvenuti, Muccino. Insomma il cinema d’autore italiano, in assoluto il migliore.

Che cosa ti piace del cinema italiano di oggi?
Non mi piace l’America. Ma non come stato, eh… anche perché non ci sono mai… stato. L’America come concetto, perché l’America cinematografica (che a volte il cinema italiano prova a scimmiottare) ti insegna implicitamente, lavorando sotto, nell’inconscio, che si può guardare un film anche stirando o facendo ginnastica, mentre un film – come un libro, una fotografia, una canzone – se è degno di tal nome è un lavoro mentale, un viaggio e come tale richiede attenzione. Anche, e soprattutto, un film comico!

E invece, cosa ami del nostro cinema?
Amo il suo provincialismo, i microcosmi che disegna, la zoommata che fa sulle piccole cose, sugli umori minimali.

La tua dvd-collection: che cosa compri, che cosa collezioni.
Ultimamente ho una fissa per la fiorentinità (che è diversa dalla toscanità, che al contrario amo poco), per cui compro tutto ciò che è Nuti, Benvenuti e via dicendo. Per il resto, compro molti DVD: Moretti, Castellitto, Placido, Ozpetek.

Tre titoli in dvd da consigliare.
“Bianca” di Moretti, “Ritorno a casa Gori” di Benvenuti e… mi pare si intitoli “Via Varsavia”, uscirà tra un po’, il regista non me lo ricordo ma pare prometta bene!

Un film in dvd che desideri ma non è ancora uscito.
“Donne con le gonne” di Nuti.

Che cosa non ti piace del mercato in dvd?
Che sta prendendo lo stesso vizio del mercato dei libri: non gli si sta più dietro. Escono decine e decine di DVD al giorno, per cui il rischio è quello che il mercato si inarchi su se stesso perdendo brillantezza.

Hai già un film che vorresti realizzare dopo “Via Varsavia”?
Il prossimo film che vorrei realizzare si intitolerà “30 anni quasi 21” e sarà il film dei miei trent’anni. Capisco che sarà un bel film già dal fatto che al solo pensiero di avere trent’anni mi sento svenire…

Ringraziamo il giovane regista e passiamo all’analisi tecnica del dvd.

TUTTOTORNA – Italia 2005 – durata: 107’
Regia: Emiliano Cribari, con Erika Renai, Cristina Fassio, Fabrizio Rizzolo.
Produzione e distribuzione: Cecchi Gori
LA TRAMA
Vito è alle prese con la sua opera più difficile. Infatti sta girando un film a tratti autobiografico, frammentario, multiforme, comico e drammatico insieme, recitato in vernacolo e in lingua, tutto ambientato in una piazza di paese. A metà riprese, però, improvvisamente, la sua troupe si ribella, minacciandolo di non portare a termine il lavoro. Vito affonda nella disperazione mandando a monte il film e, imprigionato nei ricordi del suo passato, decide di girare solo un’ultima scena…
NOTE
Con il film “La Ricreazione”, costato poco più di mille euro, il gruppo “Le cose che so di me”, capitanato dal regista Emiliano Cribari, riesce ad interessare la Cecchi Gori Home Video per la distribuzione del film. Il film in questione esce nell’estate del 2005 con distribuzione nazionale, facendo registrare peraltro buone vendite. L’entusiasmo scaturito da questa sorprendente esperienza, pone le basi, per questo secondo lungometraggio “TuttoTorna”.
DATI TECNICI
Formato Video: 16:9/ltbx 1.85:1 – Audio: Italiano Dolby Digital 2.0
Video più che buono, audio nella norma, edizione curata e con numerosi extra. Per un film “direct-to-video” è un’ottima realizzazione.
CONTENUTI EXTRA
– Trailers
– Backstage
– Diario di bordo
– “60 secondi”
– Cantiere fotografico
– I provini
– Biografie

data: 09/07/2006