dal 1999 testimone di un’evoluzione

Cronache dalla sala – Maladistribuzione

LA MALADISTRIBUZIONE

Per gli operatori del settore la cultura e la passione per il cinema dovrebbero essere un punto di partenza, ma oggi purtroppo giacciono in un binario morto insieme a tanti bravi autori, a film e registi che stampati in poche copie rimangono “un sentito dire” da gran parte del pubblico. Si parla di Festival per settimane e alla fine “noi spettatori, comuni mortali” rischiamo di non riuscire neppure a vedere il film vincitore di una rassegna come Venezia o Cannes.

Il bel cinema esiste ancora grazie a Dio… il problema sta nella difficoltà di andarlo a scovare. Si ricevono anche contributi dallo Stato per mostrare il cinema definito di qualità, ma evidentemente servono a poco, visto che per guardare bei film come GONE BABY GONE di Ben Affleck, LO SCAFANDRO E LA FARFALLA di Julian Schnabel o magari IRINA PALM di Sam Garbaski, siamo costretti a mettere mano al “navigatore satellitare” per ricercare un cinemino scalcinato di qualche sconosciuta provincia dove li proiettino.

Evidentemente i direttori delle multisala sono molto più bravi ad acquistare bibite e popcorn, piuttosto che a far pervenire titoli interessanti nella loro programmazione.
Ottimi film come quelli sopra citati, sono stati completamente snobbati da numerose multisala che hanno preferito far giungere nel loro centro di intrattenimento doppie e triple copie di film come Speed Racer, Ortone o 3Ciento… insieme a qualche quintale di gommose e liquirizie.

E’ un luogo troppo comune dire che un film di qualità è noioso e poco commerciale,
il pubblico interessato esiste, mancano solo la voglia e l’amore per attirarlo.

Oltre a tutti ai quei corsi di aggiornamento sulla 626 o gli esami sull’antincendio, per i nostri direttori e manager dell’intrattenimento, sarebbe necessario partecipare a qualche interessante stage per conoscere il buon cinema, gli autori che lo hanno esaltato e le opere che lo hanno definito.
E magari quando fanno qualche viaggetto ai Festival, anzichè scroccare vitto e alloggio, sarebbe consigliabile partecipare attivamente a qualche proiezione di buon cinema per poter scegliere poi validi prodotti per la propria clientela.

La sfida di crearsi un pubblico interessato e partecipe deve essere una priorità e invece spesso diventano un peso e una fatica.

In tempi di leghismo, federalismo e ronde sarebbe stato molto interessante promuovere e mettere in programmazione un bel film come LA ZONA di Rodrigo Plà e invece si lascia il buon cinema alla deriva e poi magari ci si lamenta che il popolo è stupido… ognuno si prenda le proprie responsabilità!

data: 20/05/2008