dal 1999 testimone di un’evoluzione

“Siamo a Los Angeles e accanto agli umani vivono i pupazzi, solo che tra i due non corre buon sangue, c’è diffidenza dai primi verso i secondi. Quando una serie di morti che hanno a che fare con l’industria dello spettacolo attira l’attenzione della polizia una donna pupazzo si rivolge ad un investigatore privato per fare chiarezza.Se si scambiano pupazzi con cartoni animati, e se si mette un umano nei panni del detective invece di un pupazzo, è esattamente la

“Il film nasce da una frase di Talleyrand, messa nel film come un’epigrafe, nero su bianco, alla fine dei titoli di testa muti. È una frase non letta ma sentita, da molto tempo. Io sono borghese fino alle cellule più infinitesimali, sono socialmente un borghese, e questa frase mi intrigava molto: «chi non ha conosciuto la vita prima della rivoluzione non sa che cosa sia la dolcezza di vivere». Dunque, la prima cosa che mi colpiva ai tempi in cui

Prosegue spedita la collana realizzata da Shockproof e dedicata ad importanti film di genere del periodo Sessanta/Ottanta, per l’occasione con un titolo ancora assente in home-video italiano e che finalmente fa il suo debutto con questa grandiosa edizione DVD. Stiamo parlando del film di fantascienza con venature catastrofiche diretto dall’esperto regista televisivo Joseph Sargent, che da questo film in poi ci ha regalato pellicole di notevole importanza come “Il colpo della metropolitana” solo per citare il suo film più famoso.

Le stagioni del cuore, film del 1984 diretto da Robert Benton (Kramer contro Kramer) fece aggiudicare l’Oscar come migliore attrice a Sally Field ed allo stesso Benton, autore anche della sceneggiatura originale. Senza alcuna nomination ci piace comunque ricordare la bellissima, calda fotografia di Nestor Almendros. “Benton si ispira a ricordi personali, evoca il mondo di William Faulkner e di Thornton Wikler, non perde le fila dell’intreccio e sa bilanciare l’obbligatoria spettacolarità con notazioni toccanti che vanno al di là

Questo film è un oggetto decisamente strano… Diretto ed interpretato da Terence Hill è un sorta di viaggio fatto di ricordi del passato, un film-summa che raccoglie tutte le emozioni, le opere fatte, la vita dell’attore diventato celebre in coppia a Bud Spencer, a cui il film è dedicato. A tratti decisamente emozionante, è un film difficile da decifrare ma che vi consigliamo di vedere o acquistare, una pellicola che nonostante il budget risicato e qualche ingenuità riuscirà a scaldarvi

“Film dopo film, Nuri Bilge Ceylan ci offre il ritratto sempre meno ottimista di una Turchia che fatica a confrontarsi con la modernità e a scrollarsi di dosso il peso di un passato soffocante. Mai, però, lo aveva fatto con la radicalità di questo «L’albero dei frutti selvatici», presentato all’ultimo festival di Cannes in un orario (la sera prima dei premi, alla fine di una giornata con altri due film in concorso) che di fatto ha impedito a tutti di

Thunder Video è una nuova etichetta home-video nata dallo sforzo congiunto di Shockproof (che già conosciamo molto bene grazie agli ottimi dvd pubblicati) e di Home Movies. La collana è denominata “Video Club Collection” e già a partire dalla grafica adottata in fascetta balza subito all’occhio il riferimento e l’omaggio alle vecchie videocassette degli anni ottanta e novanta, come del resto anche nell’animazione del logo. Il genere pubblicato, almeno per il momento, è il B-movie, quel cinema underground fatto con

Il film fu pubblicato diversi anni fa dalla allora Cecchi Gori Editoria Elettronica, ma era ormai arrivato il momento giusto per ristampare uno dei grandi horror di John Carpenter utilizzando materiali video ad alta definizione. La CG Entertainment prima ha fatto partire la campagna di crowdfunding sul suo sito internet con l’obbiettivo (raggiunto!) di arrivare a 300 prenotazioni per editare una nuova edizione, limitata ed acquistabile solamente sul loro shop, per poi successivamente pubblicare due nuove edizioni destinate ai negozi

“Sharon ripete, di fronte allo specchio, ciò che ha studiato. «Nel milleottocento nasce il verismo, il verismo è una forma letteraria che racconta della realtà, di come è fatta. Racconta i sacrifici dei contadini, i pescatori in Sicilia, le campagne…». Il verismo, dice la ragazzina, ha una caratteristica: non dà giudizi. Il suo scrittore principale, Giovanni Verga, «pensa che la vita è una catena che ci sono solamente sofferenze e sacrifici, e che è divisa tra vincitori e vinti». Non

“Appena uscito dalla prigione, Joe Dennis, un gangster, è assunto in un grande magazzino. Il proprietario, signor Morris, ha preso l'encomiabile iniziativa di dare impiego a ex-detenuti, allo scopo di offrire loro l'occasione di reinserirsi socialmente ed economicamente. Divenuto un impiegato modello e concluso il periodo di libertà vigilata egli decide di sposare Helen Roberts, una commessa che non gli rivela di essere anch'essa una ex-detenuta…” Ultimo episodio della trilogia della critica sociale iniziata con Furia (1936) e proseguita con Sono