dal 1999 testimone di un’evoluzione

E con questo titolo tutto il geniale cinema di Jacques Tati è disponibile in home-video grazie alla RHV in collaborazione con VIGGO e la società che gestisce i diritti di sfruttamento delle sue opere, Les Films de Mon Oncle. A livello storico questo è l’ultimo film che vede protagonista lo stralunato ed impacciato personaggio di Monsieur Hulot, il film è uscito nel 1971 ed è ovviamente da non perdere!

“Il primo dettaglio che questa nuova versione di Il Grinch modifica è la malvagità. Cioè quello fondante. L’essere che ruba il Natale era già arrivato in varie versioni animate in tv (una volta anche in live action con Jim Carrey) e pur essendo una storia per bambini aveva una maniera tutta sua di rappresentarne la meschinità. Che poi è la forza del racconto originale di Dr. Seuss, elaborare una sua versione del maligno per bambini, innocuo eppure concreto. Anche perché,

Il paraguaiano Martinessi si fa notare fin dalla sua opera prima, questo bellissimo “Le ereditiere”, un film che scava a fondo nella vita di Chela grazie ad una macchina da presa sempre vicinissima per raccontare la sua nuova vita ed un’inaspettata libertà. Il regista mette in scena questa piccola storia con uno stile fresco ed innovativo che gli è valso il premio Alfred Bauer per l’innovazione all’ultimo festival di Berlino. Ana Brun, l’attrice che interpreta Chela, si è aggiudicata l’Orso

Marco Ferreri in Italia non è mai stato amato tantissimo. Sì, ora viene ricordato e celebrato, ma mai abbastanza in confronto ai nostri cugini francesi… Speriamo che col tempo la situazione possa migliorare, visti i numerosi capolavori che ha realizzato e che ancora oggi sono da rivedere, riscoprire, analizzare e gustare fino all’ultimo fotogramma! È anche grazie a queste bellissime iniziative che anche i giovani possono avvicinarsi ad un certo cinema italiano, più complesso ma anche più stimolante e quindi

L’immenso scrittore americano Stephen King ha anche realizzato una regia cinematografica, lo sapevate? Se sì è perché siete suoi fan sfegatati e gliel’avete perdonata… se non ne eravate al corrente è perché probabilmente non è stata un’opera così memorabile e nonostante il battage pubblicitario dell’epoca non avete incrociato i vostri occhi con un uno schermo che proiettasse Brivido, in originale Maximum Overdrive, tratto dal suo breve racconto intitolato Camion e presente nella raccolta uscita nel 1978 A volte ritornano. Nella

Torna in splendida forma nell’home-video italiano uno dei capolavori del cinema degli anni 2000 e del regista russo Aleksandr Sokurov. La prima edizione risale addirittura al 2003 e presentava ai suoi tempi una più che valida qualità tecnica. Ora però potrete ammirare il piano sequenza più lungo della storia del cinema con una maggiore qualità tecnica grazie alla CG Entertainment, che prima ha dedicato a quest’opera una delle sue strepitose Start Up! (quindi in edizione limitata ad alta definizione) per

È passata in sordina al suo passaggio nelle sale l’ultima opera del regista russo Andrej Končalovskij, presentata alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel 2016 dove gli è stato assegnato un Leone d’Argento speciale per la regia, ma è indubbiamente un’opera da non perdere. La pellicola racconta la Seconda Guerra Mondiale tramite tre storie che si intrecciano tra di loro, un film duro ma necessario e che grazie a questo stile rarefatto ed essenziale aggiunge qualcosa di nuovo sull’argomento.

“All'inizio degli anni Novanta il giovane Mariano Baino fece un gran parlare di sé all'interno del circuito horror indipendente (non in Italia, però): filmaker con all'attivo un cortometraggio di successo prodotto in Inghilterra (Caruncula, 1990), nel 1994 realizza grazie a capitali inglesi e russi il suo primo e ad oggi unico lungometraggio, Dark Waters. Secondo alcuni si tratta del più importante horror degli ultimi quindici anni, per altri invece è un noioso e sovrastimato prodotto di serie B: la verità

“Non può essere un caso se anche il cinema americano indipendente sta iniziando (o tornando, dopo gli anni d’oro dei Penn, degli Hasby, dei Mulligan) a confrontarsi con i grandi temi sociali che attraversano l’America. A diventare più direttamente e orgogliosamente politico. Non solo come possibile reazione a Trump e all’idea di società che veicola (due anni di presidenza più uno di campagna elettorale sono già un tempo possibile per accendere le prime, possibili «risposte» cinematografiche) ma come una più

È un vero e proprio cult questa pellicola firmata Lina Wertmüller uscita nelle sale italiane nel lontano 1974. Cult grazie soprattutto all’indimenticabile e strepitosa performance della coppia d’attori formata da Giancarlo Giannini e Mariangela Melato anche se purtroppo la filmografia dell’eclettica regista romana, accompagnata sempre dai suoi caratteristici e ormai iconici occhiali da vista bianchi, è stata per anni bistratta da una parte della critica… Recuperate questo film, è ancora oggi fresco e spumeggiante come nel 1974, anzi sta invecchiando