dal 1999 testimone di un’evoluzione

Dopo il riuscito film uscito nelle sale nel 1989 diretto da Mary Lambert (se non l’avete mai visto fatelo, ne vale la pena!) arriva dopo il passaggio nelle sale anche questa nuovo adattamento del romanzo del maestro del brivido Stephen King pubblicato nel 1983. Uno dei critici più entusiasti di questa nuova versione - diretto dal promettente duo Kevin Kölsch e Dennis Widmyer - è Filippo Mazzarella che sulle pagine web di ViviMilano ha così scritto: “Un antico cimitero indiano

“Stan Laurel e Oliver Hardy, alias Stanlio e Ollio, i due comici più amati al mondo, partono per una tournée teatrale nell’Inghilterra del 1953. Finita l’epoca d’oro che li ha visti re della comicità, vanno incontro a un futuro incerto. Il pubblico delle esibizioni è tristemente esiguo, ma i due sanno ancora divertirsi insieme, l’incanto della loro arte continua a risplendere nelle risate degli spettatori, e così rinasce il legame con schiere di fan adoranti. Il tour si rivela un

Nuova edizione DVD per questo bellissimo film firmato Derek Jarman, regista inglese controcorrente che ha firmato opere straordinarie come proprio questo "Wittgenstein" dedicato alla figura del filosofo austriaco Ludwig Wittgenstin, oltre agli altrettanto imperdibili “Edoardo II” del 1991 e il suo film-testamento “Blue” del 1993, purtroppo da noi uscito in edizione piuttosto deficitaria e da diversi anni fuori catalogo.

“Olivier dedica tutto se stesso al lavoro e alla lotta contro le ingiustizie al fianco dei propri compagni. Da un momento all’altro, però, quando sua moglie Laura abbandona la loro casa, si ritrova a destreggiarsi tra le necessità dei suoi bambini e le incombenze quotidiane, personali e professionali. Costretto al confronto con queste nuove responsabilità, Olivier lotterà per trovare un giusto equilibrio.”

Da molti considerato come uno dei migliori film del 2018 ad agosto scorso, grazie alla Universal, è arrivata anche in home-video l’ultima opera del regista francese Jacques Audiard, autore del capolavoro “Il profeta”. Coproduzione americana (Annapurna) ed europea, girato interamente in Spagna e con una coppia d’attori a dir poco eccezionale ovvero John C. Reilly e Joaquin Phoenix.

Scanners, uno dei grandi film del regista canadese David Cronenberg, è stato pubblicato in home-video diverse volte… La prima edizione della CDE uscì nel 2004 (qui la nostra recensione), poi arrivò il bellissimo cofanetto Rarovideo nel 2013 contenente sia questo film che Brood - La covata malefica, opera precedente del regista (qui la recensione). CG Entertainment in collaborazione con Rarovideo ha coinvolto i suoi clienti affezionati tramite l’operazione Start Up! per portare - per la prima volta in Italia in

Il film traccia un ritratto avvincente, di forte impatto emotivo e visivo, dell’uomo e dell’artista Michelangelo, schivo e inquieto, capace di forti contrasti e passioni, ma anche di grande coraggio nel sostenere le proprie convinzioni e ideologie. Un racconto cinematografico coinvolgente ed innovativo nella sua vasta produzione artistica, tra scultura, pittura e disegni, spettacolari riprese e inedite ricostruzioni con evoluti e sofisticati effetti digitali. Un film unico in cui lo spettacolo del cinema incontra l’emozione dell’arte. Un’esperienza di pura poesia,

Ma quanto è bello questo folle film scritto, diretto e montato da Shin'ichirō Ueda? Si basa tutto solo su un’idea, ma è un’idea geniale… ed altrettanto geniale è la messa in scena. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi da questo “One Cut of Dead”, titolo internazionale che cita e rimanda alla saga più famosa del cinema, quella di George A. Romero, e che oltre ad essere un innovativo racconto sul genere horror è anche un’appassionata lettera d’amore nei confronti del cinema, anche

Pulp Video nell’aprile del 2012 ha riportato sugli scaffali questo Carpenter datato 1992 dopo una prima edizione pubblicata da Warner. Nel rivedere il film a distanza di anni notiamo che se da una parte mantiene quel lato spassoso che ancora funziona dall’altro vi è la quasi totale assenza del tocco del regista di numerosi capolavori della storia del cinema. Ecco, questo non è uno di quelli

“Come un Todd Haynes afroamericano, il regista di “Moonlight” adatta il romanzo di James Baldwin e vorrebbe contrapporre la (presunta) bellezza di un cinema estenuato ed estetizzante all’ingiustizia del pregiudizio e della violenza. Lo stile patinato e languoroso, invaso da musica, primissimi piani, accostamenti retorici e stereotipie micidiali gli gioca però sempre contro.” Filippo Mazzarella, ViviMilano, https://vivimilano.corriere.it