dal 1999 testimone di un’evoluzione

In spasmodica attesa di “Bergman Island”, il suo nuovo film fermo da pià di un anno ma che dovrebbe essere presentato al prossimo Festival di Cannes, recuperiamo una delle ultime opere della regista francese Mia Hansen-Løve, autrice di enorme talento, considerata da molti l’erede di Eric Rohmer ed autrice di pellicole importanti e bellissime come “Tutto è perdonato”, “Le cose che verranno” e questo “Un amore di gioventù”, uscito nelle sale italiane nel 2012.

Tratto dal bellissimo e psicanalitico romanzo “Fosca” di Iginio Ugo Tarchetti, Passione d’amore è forse uno dei film meno conosciuti e meno celebrati del maestro Ettore Scola. Uscito nel 1981 fu presentato in concorso al Festival di Cannes ma in Italia fu subito dimenticato per poi ritrovare una seconda giovinezza tramite l’home-video.

Dopo aver girato opere fondamentali del cinema USA degli anni Settanta come “Driver l’imprendibile”, “I guerrieri della notte” e “I cavalieri dalle lunghe ombre” negli anni ’80 il grande regista Walter Hill dopo il divertente “48 ore” realizza una delle sue opere più controverse, originali e potenti, come viene definita anche in fascetta “una favola rock”. Uscito nel 1984 non riscosse né un buon successo al box office né un riscontro positivo dalla critica americana nonostante una straordinaria colonna sonora

La minaccia di una cometa distruttrice si abbatte contro l’umanità e John, insieme all’ex moglie Allison e al giovane figlio Nathan, compiranno un viaggio impossibile e pieno di insidie nel tentativo di mettersi in salvo. Mentre diverse città in tutto il mondo sono rase al suolo dai frammenti della cometa e il conto alla rovescia per l’apocalisse globale si avvicina allo zero, la loro ultima possibilità è un volo disperato verso un possibile rifugio sicuro.

INLAND EMPIRE è da molti considerato come il “capolavoro dei capolavori” del regista visionario David Lynch. E pensare che di capolavori ne ha sfornati parecchi… The Elephant Man, Velluto blu, Mulholland Drive, Una storia vera… solo per citarne alcuni… INLAND EMPIRE, primo film del regista americano interamente girato in digitale (con tecnologia semiprofessioniale), è per certi versi un film-summa dove tutti i temi, le ossessioni, le situazioni del cinema lynchiano convergono in un film fiume (dura tre ore esatte) che

Dalla regista Patty Jenkins e con protagonista Gal Gadot nel ruolo che dà il titolo al film, “Wonder Woman 1984” fa un balzo in avanti fino agli anni ’80, dove l’ultima avventura di Wonder Woman la vede cavalcare fulmini nel cielo, indossare ali dorate e inseguire un suo sogno mentre è alla caccia di due nuovi e formidabili nemici: Max Lord e Cheetah.

“Una contadina, Enrichetta, assistendo a una rappresentazione di guitti, si scopre la vocazione al palcoscenico. Poiché dimostra qualche dote di soubrette, e più ancora per la sua procacità, il titolare della compagnia, il cantante e ballerino Silver Boy, l'aggrega al gruppo delle ragazze con cui va girando per i teatri di provincia. Assunto il nome d'arte di Erika, l'ex-contadina conosce il successo, nonché l'amore di Silver Boy. Gelosa, la prima donna della compagnia, già legata sentimentalmente al cantante, fa in

“Guida romantica a posti perduti” è un insolito road movie attraverso l’Europa alla ricerca di luoghi dimenticati durante il quale una coppia di sconosciuti, entrambi intrappolati in una quotidianità bugiarda, viene a patti con il proprio passato. Benno e Allegra, lui ha superato i cinquanta, è inglese e beve come un dannato, lei, vent’anni di meno è una blogger di viaggi, con molta fantasia. Entrambi vivono mentendo e non hanno alcuna intenzione di cambiare. Vicini di casa senza essersi mai

Nuova versione filmata del romanzo di Frances Hodgson Burnett pubblicato nel 1910. Al cinema è arrivato per ben sei volte, la prima solo nove anni dopo la pubblicazione del romanzo. La più famosa è forse la versione del 1949 diretta da Fred M. Wilcox insieme alla versione del 1993 diretta da Agnieszka Holland. Quest’ultima, diretta da Marc Munden, a parte ottime scenografie e coinvolgenti effetti digitali non aggiunge nulla di più rispetto alla precedenti.

Da molti considerato il capolavoro di Ferzan Özpetek, è sicuramente uno dei più famosi e celebrati anche se noi abbiamo apprezzato molto anche le sue due ultime opere, “Napoli velata” e soprattutto “La dea fortuna”. Saturno contro è il sesto film del regista turco naturalizzato italiano e arriva dopo il flop, sia di pubblico che di critica, di “Cuore sacro”. Da segnalare un bel cast per un film corale composto da Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, Margherita Buy, Ennio Fantastichini, Luca