dal 1999 testimone di un’evoluzione

Lech Majewski, un regista unico, un UFO che si avvicina al cinema odierno con uno stile visivo e narrativo assolutamente originale. È nato a Katowice, Polonia, nel 1953, poi ha vissuto per molti anni in Inghilterra e negli Stati Uniti. Sempre affascinato dal mondo della pittura e dopo aver girato numerosi film a partire dagli anni Ottanta, nel 2004 realizza “Il giardino delle delizie”, tratto dal suo romanzo “Metaphysics” ispirandosi all’omonimo dipinto di Hieronymus Bosch che è il primo tassello

“Malignant, film diretto da James Wan, racconta la storia di Madison, una donna che ha delle terribili visioni, nelle quali assiste inerme a dei violenti omicidi. Madison rimane ancora più sconvolta quando scopre che queste immagini non sono solo nella sua testa, ma sono eventi che accadono realmente nel momento in cui lei li vede. Scioccata da questa cosa, la donna cerca di capire chi sia il sadico omicida che uccide brutalmente. È così che Madison scopre il nome di

“Maurice Legrand, cassiere parigino senza qualità e pittore dilettante, vive una misera esistenza vessato da colleghi e consorte. Una notte si apre uno spiraglio, grazie all’incontro in strada con una giovane donna, Lulù, di cui si innamora. Disposto a tutto per questa passione Legrand arriva a sottrarre denaro dal posto di lavoro decretando il suo inesorabile declino…”. Il primo capolavoro di Renoir è una felice miscela di realismo sociale, dramma grottesco e amaro umorismo. Accolto all’epoca in modo controverso, riesce a

“25 anni dopo il primo Space Jam, LeBron James prende il posto di Michael Jordan e scende sul parquet più assurdo e comico del cinema americano per vivere un'avventura che saccheggia l'intero archivio della Warner. Nel 1996 un'operazione di merchandising come Space Jam serviva alla Warner per avvicinare i giovani dell'epoca alle creature più famose del proprio repertorio animato e per prendere una fetta di appassionati di basket, in quegli anni galvanizzati dal ritorno sui campi di Michael Jordan e

È uno dei film italiani più iconici e divertenti in assoluto… Lo chiamavano Trinità è uno dei capolavori del genere spaghetti western in versione comico-grottesca che consacra la coppia formata da Bud Spencer e Terence Hill nei panni di Bambino e Trinità a far parte della storia del cinema. Nel 2020 il film ha compiuto la bellezza di cinquant’anni e c’era cosa migliore se non festeggiarlo in grande con un nuovo restauro? Realizzato dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con

“Un César come miglior esordio e la candidatura per la Francia agli Oscar (oltre a una nomination ai Golden Globes) hanno consacrato il primo lungometraggio di Filippo Meneghetti, veneto classe 1980, formato negli Stati Uniti, diplomato al Centro Sperimentale e ora attivo in Francia. È lì che è ambientato Due, in una città come tante, dove le dirimpettaie Nina e Madelaine condividono da vent’anni un amore che la loro età matura aiuta a nascondere.”. Incipit della breve recensione di Paolo

“Enrico, vittima di una immotivata gelosia nei confronti del passato sentimentale della moglie Paola, assolda un investigatore per capire se gli è fedele. Questo atteggiamento spinge Paola tra le braccia di Guido, uomo di cui era innamorata in passato. Inevitabilmente, tra i due scoppia una pericolosa e travolgente passione…”

“Arrestato alla Grand Central Station di New York perché privo di documenti, lo sconosciuto Prot dichiara di provenire dal pianeta K-Pax (costellazione della Lira, fuori dal sistema solare). L'affidano a uno psichiatra che scopre la sua straordinaria conoscenza dell'astronomia e della psicologia umana. Chi è, in realtà, Prot? Primo film a Hollywood (Universal) dell'inglese Softley, tratto da un romanzo di Gene Brewer e sceneggiato da Charles Leavitt. Nonostante legittime riserve a livello narrativo e sugli intenti pedagogici specialmente nella seconda

Quentin Dupieux, il Quentin meno famoso del cinema. Molti forse lo conosceranno con un altro nome d’arte, Mr. Oizo. Nei panni del musicista diventa famoso nel 1999 con il brano Flat Beat, utilizzato anche per una campagna pubblicitaria della Levi’s. Da questo brano è partita una fulgida carriera nel genere techno come musicista e produttore musicale realizzando nove album, innumerevoli remix, colonne sonore e singoli di enorme successo. Ma oltre a tutto questo, con il suo vero nome, ha realizzato

Questo terzo film dedicato alla spugna marina più famosa del cinema è stato dedicato al suo ideatore, il disegnatore (e biologo marino) Stephen Hillenburg, deceduto nel 2018 a 57 per complicazioni date dalla SLA, diagnosticatagli solamente un anno prima. La serie animata, che debuttò nel 1999, è ancora oggi un capolavoro, siamo alla tredicesima stagione ed è composta, ad oggi, da circa 270 episodi. Negli anni sono arrivati anche tre film cinematografici, il primo nel 2004 diretto proprio dall’ideatore Hillenburg,