dal 1999 testimone di un’evoluzione

Tony, un autista di scuolabus sulla cinquantina, vive un'esistenza solitaria e appartata in campagna. Dopo un problema al cuore, decide di affrontare il suo passato e ritrovare Maria, la figlia che non ha mai conosciuto, iscrivendosi alla scuola di ballo che lei gestisce. Ma

Ma che bella sorpresa! Anime Factory ci ha recentemente convinti per il fatto di aver pubblicato quel gioiellino che risponde al nome di “Pompo la cinefila” ed ora ci regala il primo film d’animazione del regista Shunji Iwai. Classe 1963 è un autore a 360° visto che oltre ad essere un affermato regista e sceneggiatore (ma da noi è pressoché inedito) si cimenta anche come produttore e come musicista. La sua prima opera cinematografica risale al lontano 1994 e pensate

“La notte del 12 è un film che nasce come un poliziesco e nel corso del racconto cambia poco alla volta forma. Il ritmo sostenuto della prima parte viene abbandonato per lasciare spazio a momenti di vita quotidiana inedita. In una trama che ruota attorno alla ricerca del colpevole per l’orribile omicidio di una ragazza, iniziano due indagini, che corrono parallele per tutta la durata del film. La prima è quella che riguarda il caso in sé, è la spina dorsale

“Anna Frank e il Diario Segreto inizia con un miracolo: Kitty, l'amica immaginaria alla quale Anna Frank scriveva nel suo celebre Diario, prende vita nella Amsterdam dei nostri giorni. Ignara del fatto che siano trascorsi 75 anni, Kitty è convinta che, se lei è viva, allora deve essere viva anche Anna. Anna Frank e il Diario Segreto è la storia di Kitty e della sua febbrile ricerca attraverso l'Europa di oggi per ritrovare l'amica tanto amata. Armata del prezioso Diario

"Arrivati al loro nono film, i fratelli Taviani sentono la necessità di rappresentare un episodio storico che segnò la loro vita, l’eccidio nel Duomo di San Miniato avvenuto il 22 luglio 1944 nella loro città, quando erano ragazzi. La notte di San Lorenzo mette in scena quell’evento trasfigurandolo come fiaba, mito, racconto epico. Premio speciale della giuria al 35° Festival di Cannes."

È da poco uscita nelle sale e in home-video la sua ultima regia (Crimes of the Future) ma oggi recuperiamo una delle opere più controverse di David Cronenberg, Inseparabili, uscito nel 1988 e che fece subito discutere e dividere pubblico e critica. A distanza di circa 35 anni possiamo dire che è uno dei film più riusciti ed interessanti del regista canadese, affermazione piuttosto importante vista l’enorme mole di capolavori che negli anni ci ha regalato.

Gianni Di Gregorio, in veste di attore ha lavorato con i grandi nomi del cinema italiano come Matteo Garrone, Nanni Moretti e Paolo Virzì. È anche un ottimo sceneggiatore e regista, tra le sue opere più riuscite vogliamo citare Gomorra (cosceneggiato insieme a Maurizio Braucci, Ugo Chiti, Matteo Garrone, Massimo Gaudioso e Roberto Saviano) insieme ad altre sue regie (tutte molto interessanti) come Pranzo di ferragosto uscito nel 2008, Gianni e le donne nel 2011, Buoni a nulla nel 2014,

Folgorante opera prima della regina del cinema italiano Lina Wertmüller, datato 1963.  “In un piccolo paese del Sud, un giovane studente in legge trascorre insieme ai due amici lunghe giornate oziose. I tre sono insofferenti e nello stesso partecipi della mentalità locale. Bighellonano, tentano qualche approccio amoroso, litigano con i genitori, sognano fantasiose avventure che non faranno mai…” Molto interessante l’analisi psicoanalitica di Mauro Martinelli per Cinema e Psicologia: “L’opera d’esordio di Lina Wertmuller è un film breve, girato con

Ana Lily Amirpour, regista classe 1980, si era fatta conoscere con l’interessante “A Girl Walks Home Alone at Night” uscito nel 2014 che la fece definire “una giovane e promettente regista”. Con il successivo The Bad Batch, nonostante si fosse aggiudicato il Premio speciale della giuria al Festival di Venezia, ha fatto storcere il naso a molti critici e fatto mettere in dubbio le sue reali capacità e le sue esigenze autoriali. Nel 2021 è uscita la sua terza opera,

Franco Piavoli, autore assolutamente fuori dagli schemi, è nato nel 1933 a Pozzolengo. Invece di proseguire la carriera di avvocato si cimenta in cortometraggi a partire dal 1961, poi spinto dall’amico Silvano Agosti realizza nel 1982 il suo primo lungometraggio, Il pianeta azzurro, opera epocale e che lo fece conoscere al mondo intero ricevendo complimenti addirittura da Andrej Tarkovskij. La poetica e lo stile del regista bresciano non sono mai cambiati e, per fortuna, non si sono mai piegati alle