dal 1999 testimone di un’evoluzione

Rarovideo è sempre attenta ad editare film poco visti, controcorrente, film che ogni regista realizza per raccontare una propria esigenza interiore e non solo il semplice e accademico compitino, come accade per almeno l’80% del cinema dei giorni nostri. Shinya Tsukamoto fin dal suo capolavoro Tetsuo ha sempre portato avanti una sua idea di cinema

C’è chi ha criticato quest’edizione firmata Dall’Angelo e distribuita da DNC… ma bisogna anche considerare l’incremento qualitativo che c’è stato rispetto alla precedente edizione, pubblicata da Lux Vide… Ce ne fossero di nuove edizioni così! Sì, è vero, non abbiamo extra ma già poter vedere questo bellissimo film nello spettacolare Cinemascope 2.35:1 in bianco e

Era ora! Finalmente Akira Kurosawa è stato trattato come si deve, così come si dovrebbero trattare (ed editare in dvd) le filmografie dei grandi registi, quelli che hanno fatto la storia del cinema. Mentre arriva di nuovo sugli scaffali la versione incomprensibilmente “mutilata” di Kurosawa, la Dolmen realizza veramente quello che ci aspettavamo si facesse

Johnnie To, sempre di più Johnnie To. Ormai grazie alle numerose edizioni dedicate ad uno dei migliori registi cinesi attivi nel nostro paese, è scoppiata la “johnnietomania”! Questo Election è imperdibile, un bellissimo e lucido film d’azione, una rilettura del gangster movie degli anni ’40, con uno stile secco, violento e visionario del To al

Il cinema italiano è morto? Il cinema italiano è in vita ed è in formissima… Noi qui in redazione ci siamo sentiti vicinissimi alle esternazioni cannenensi di Quentin Tarantino, ma pensiamo anche che generalizzare non sia mai corretto. In Italia ci sono Matteo Garrone, Emanuele Crialese ed altri giovani emergenti, ma anche gli evergreen come

Takeshi Kitano non delude mai, anche nei suoi film “minori” e meno “conosciuti”. Il regista giapponese alterna capolavori come Dolls e Hana-bi ad altri film magari di meno spessore cinematografico ma altrettanto interessanti come Brother, Zatoichi e quest’ultimo Takeshis’. La casa milanese ha svolto un lavoro nella norma ma convincente, grazie ad un performante master

E’ uno strano destino quello toccato a Yamato. Quando venne messa in onda per la prima volta nel 1974, questa serie TV ottenne un’accoglienza piuttosto tiepida e incolore ma, dopo il lungometraggio riassuntivo del 1977, che si piazzò inaspettatamente come più grande “box office” giapponese, divenne uno degli anime più amati degli anni Settanta.

Il cofanetto, uscito nell’aprile scorso, dedicato alla saga di Quatermass è proprio da non perdere, grazie all’ottimo lavoro svolto dalla Passworld e dal suo staff tecnico. Era difficile realizzare un buon lavoro perchè reperire materiali originali degni di una produzione che si rispetti, era già uno scoglio piuttosto insormontabile, ma la casa romana è risuscita

Il cofanetto, uscito nell’aprile scorso, dedicato alla saga di Quatermass è proprio da non perdere, grazie all’ottimo lavoro svolto dalla Passworld e dal suo staff tecnico. Era difficile realizzare un buon lavoro perchè reperire materiali originali degni di una produzione che si rispetti, era già uno scoglio piuttosto insormontabile, ma la casa romana è risuscita

Il cofanetto, uscito nell’aprile scorso, dedicato alla saga di Quatermass è proprio da non perdere, grazie all’ottimo lavoro svolto dalla Passworld e dal suo staff tecnico. Era difficile realizzare un buon lavoro perchè reperire materiali originali degni di una produzione che si rispetti, era già uno scoglio piuttosto insormontabile, ma la casa romana è risuscita