dal 1999 testimone di un’evoluzione

“Aleksei (Franz Rogowski) e Mikhail (Michal Balicki) fuggono dalla Bierlorussia, l’orizzonte del loro Occidente è la legione straniera, un bicchiere di Bordeaux e il passaporto francese. Inviato, da soldato, a difendere sul delta del Niger gli interessi del suo nuovo Mondo, Aleksei rientra in Europa abitato dal fantasma di Jomo, carismatico guerrigliero in lotta per la liberazione della terra da inquinatori e colonialisti. L’incontro con il cuore di tenebra è allucinato (belle le riprese a infrarossi di Hélène Louvart) quasi

“Durante una violenta tempesta, il comandante Brodie Torrance (Gerard Butler) salva i suoi passeggeri con un atterraggio di emergenza. L’aereo plana però su un’isola devastata dalla guerra e per il gruppo, preso in ostaggio da pericolosi ribelli, è l’inizio di un vero e proprio incubo. L’unica persona su cui Torrance potrà contare è Louis Gaspare (Mike Colter), un uomo accusato di omicidio che l’FBI stava trasportando sul suo volo. Riuscirà il nostro capitano a portare in salvo i passeggeri e

Dopo l’evento di Campovolo di giugno 2022, che ha visto Ligabue tornare sul palco a distanza di due anni dall’ultimo concerto a causa dell’emergenza sanitaria, l’incredibile esperienza di quella serata arriva al cinema. Ligabue. 30 anni in un giorno porta sul grande schermo tutte le emozioni del live del 4 giugno 2022 alla presenza di oltre 100.000 fan.  Non un semplice film del concerto, ma il racconto di una vera e propria festa a Campovolo, nella nuova RCF Arena di

Vero e proprio ufo nel panorama italiano, Davide Manuli - milanese classe '67 - si è fatto conoscere grazie al premio vinto per la sceneggiatura di “Girotondo, giro attorno al mondo” uscito come film nel 1998 mentre l’opera seconda, “Beket”, arriva nel 2008 al Festival di Locarno. Dopo una breve collaborazione con il regista italo americano Abel Ferrara firma la sua terzia regia nel 2012, “La leggenda di Kaspar Hauser”.

Vero e proprio ufo nel panorama italiano, Davide Manuli - milanese classe 67 - si è fatto conoscere grazie al premio vinto per la sceneggiatura di “Girotondo giro attorno al mondo” uscito come film nel 1998 mentre l’opera seconda, “Beket”, arriva nel 2008 al Festival di Locarno. Dopo una breve collaborazione con il regista italo americano Abel Ferrara firma la sua terzia regia nel 2012, “La leggenda di Kaspar Hauser”. “Uno dei più grandi pregi di Beket, l’opera seconda sulla lunga

Vero e proprio ufo nel panorama italiano, Davide Manuli - milanese classe 67 - si è fatto conoscere grazie al premio vinto per la sceneggiatura di “Girotondo giro attorno al mondo” uscito come film nel 1998 mentre l’opera seconda, “Beket”, arriva nel 2008 al Festival di Locarno. Dopo una breve collaborazione con il regista italo americano Abel Ferrara firma la sua terzia regia nel 2012, “La leggenda di Kaspar Hauser”. “La versione “Director’s cut” nasce grazie ad un’intuizione di Gianluca Arcopinto

“Un primo tentativo di iniziare le riprese avvenne nel novembre 1979 ma un gruppo politico che rappresentava la locale tribù Aguaruna si oppose violentemente, con il campo della produzione circondato da indigeni armati che intimarono di andarsene e bruciarono l’accampamento. Nel gennaio del 1981 le riprese ricominciarono, e sarebbero andate avanti se non fosse stato che il protagonista originale, Jason Robards, si ammalò gravemente dopo 5 settimane e fu costretto a tornare in patria; e mentre Herzog cercava un sostituto,

CG Entertainment è il nuovo distributore per l’Italia della prestigiosa library dei film di Wim Wenders. Grazie ai preziosi materiali curati dalla Wim Wenders Stiftung e ad un nuovo piano editoriale, i capolavori del Maestro torneranno a risplendere sul grande schermo, in prestigiose edizioni home video e in streaming. Il primo grande appuntamento è stato martedì 27 giugno a Bologna alla XXXVII edizione del Festival Il Cinema Ritrovato, quando Wim Wenders ha presentato al pubblico la versione restaurata in 4K di

Mario Soldati è ormai riconosciuto come uno dei grandi narratori del Novecento italiano, scrittore raffinato, geniale creatore di intrecci, maestro di investigazioni morali, delibatore di colpi di scena. Di recente, tuttavia, anche il suo lavoro di regista è tornato all’attenzione della critica per la modernissima capacità di muoversi nei meccanismi produttivi del cinema italiano. Dopo gli esordi come regista di squisite commedie sotto il fascismo, e dopo classici come “Piccolo mondo antico” e “Malombra”, Soldati ha realizzato film eccentrici e

Profeti è la storia del confronto e dello scontro fra Sara, una giornalista italiana rapita dall’Isis durante un reportage di guerra in Siria, e Nur che la tiene prigioniera per mesi in una casa costruita in un campo di addestramento dello Stato Islamico. Nur, giovane foreign fighter e moglie di un miliziano del Califfato, mossa dal desiderio di proselitismo, e seguendo gli ordini del leader del campo, tenta di convertire Sara e di farla aderire all’estremismo islamista.