Cronache dalla sala – Operazione Valchiria
Missione ad alto rischio flop!
Uccidere il tiranno dei tiranni Adolf Hitler è l’ossessione del colonello Klaus Von Stauffenberg (Tom Cruise) in Operazione Valchiria, la spy-story diretta da Bryan Singer in uscita nelle sale in questo week-end.
Francamente la vera missione ad alto rischio, più che quella del manipolo di eroi intenta ad escogitare il colpo, sembra essere quella intrapresa dalla storica United Artists (di proprietà dello stesso Cruise) che dopo imprevisti e ritardi ha versato sul piatto di questa produzione una cifra record pari a 100 milioni di dollari.
Rimaniamo perplessi nel vedere sperperato tanto denaro in un’opera che non fa che girare, a vuoto, attorno al giovanotto Cruise che con i suoi sgargianti abiti militari e quella spettacolare benda nell’occhio assomiglia più a un personaggio appartenente al meraviglioso mondo di Big Jim piuttosto che a un epico eroe dal cuore impavido. La storia è lineare e didascalica, i personaggi non appassionano e la tensione è pressoché assente.
La promettente verve registica di Bryan Singer, sembra essersi fermata al 1995 quando con “I soliti sospetti” (aveva appena 30 anni), pareva spiccare il volo verso una carriera di grande cinema.
Evidentemente i primi due episodi di “X-men” e poi “Superman Returns” devono averlo stordito non poco. Chissà perchè mai Hollywood in questo periodo si sta così appassionando al tema del nazismo e della seconda guerra mondiale… siamo in attesa infatti di vedere la misteriosa Kate Winslet in “The Reader” di Stephen Daldry, poi sarà la volta del redivivo Jeff Goldblum in “Adam Resurrection” di Paul Schrader ed infine l’attesissimo “Inglourious Basterds” di Quentin Tarantino.
Per ora il bilancio è in rosso, complice anche il deludente “Defiance – I giorni del coraggio” di Edward Zwick (ancora in programmazione nelle sale), un film che tratta i temi del nazismo con troppa retorica ed eccessiva spettacolarità.
data: 31/01/2009