dal 1999 testimone di un’evoluzione

Nel Million Dollar Hotel di Los Angeles, albergo fatiscente rifugio di emarginati e sbandati, il figlio di un magnate della televisione si toglie la vita. Incaricato delle indagini, il detective Skinner interroga gli abitanti dell’hotel, tra i quali Tom Tom, il migliore amico del morto, e la bellissima Eloise. Appresa la vera identità della vittima, i vari pensionanti escogitano un piano per arricchirsi, mentre tra Eloise e Tom Tom, che da sempre è innamorato della ragazza, nasce una tenera intesa.

“Il titolo è chiaro: il film è la scoperta della città, in questo caso non dell’immagine della città ma dei suoi suoni. Poche città hanno un paesaggio sonoro articolato come Lisbona: lo sferragliare dei vecchi tram, i rumori del porto, il ronzio delle auto sul ponte che attraversa il Tago, gli innumerevoli colombi e sì, i curiosi suoni della lingua portoghese stessa che sembra mangiarsi tutte le vocali. Oltre a questo Lisbona ha la propria musica, come L'Avana ha il

“Affascinante sequel di Il cielo sopra Berlino (1987), Così lontano, così vicino allarga lo sguardo da una Germania finalmente riunificata al passato della sua nazione e di quello di tutta l’Europa, dirigendo un film che, sotto le mentite spoglie di un thriller, diventa opera concettuale e filosofica che riflette sull’arte, la vita e la morale. Il muro di Berlino è oramai caduto da qualche anno. L’angelo Cassiel (Otto Sander) decide finalmente di fare il grande salto: si trasforma in un

“Maria ha più di quarant'anni ma non li dimostra, insegna in una scuola serale, è una donna libera, dinamica. Ha l'arroganza di chi ha superato la condizione di partenza con la determinazione, china sui libri che le hanno permesso di stabilire le sue certezze tra un padre rigidamente comunista e una madre cattolica. Quando al sesto mese di gravidanza Maria partorisce una figlia che, come le dice il medico, "potrebbe morire subito, o sopravvivere con gravi handicap, oppure stare bene,

Nuova edizione (dopo la precedente della RHV uscita nel 2004) ma partendo dallo stesso master visto che al momento non è stato ancora restaurato e/o rimasterizzato. I menu sono decisamente minimal e la qualità video e audio è risultata sufficiente dato un quadro un po’ instabile, la definizione non altissima e una resa cromatica a tratti leggermente ballerina. E l’aspect-ratio non è quello cinematografico visto il formato 1.78:1 al posto del corretto 1.66:1. L’unica traccia audio è quella in dual