dal 1999 testimone di un’evoluzione

Tornano le avventure della famiglia di cavernicoli più divertente del cinema d’animazione recente. Il primo film era un piccolo gioiello di ritmo, azione, ironia, dolcezza, in poche parole un grande film! A distanza di ben sette anni arriva questo sequel dopo numerose vicissitudini, visto che nel frattempo la DreamWorks Animation è stata acquistata dalla Universal Pictures, o ancora meglio dal gruppo Comcast proprietario anche del glorioso studios hollywoodiano. Il progetto era stato addirittura cancellato poi sotto la nuova gestione i

Vincitore in numerosi Festival di genere come il Grimmfest (miglior regista), il Mammoth Film Festival (miglior film, miglior attrice, miglior attore), l’Isla Calavera e nominato dal St. Louis Film Critics Association come miglior film horror, approda in Italia direttamente in home-video questo interessante film thriller-horror, Alone, diretto da John Hyams, figlio del più celebre Peter, scritto dal promettente svedese Matias Olsson ed interpretato da una bravissima Jules Willcox nella parte della protagonista Jessica. È il remake americano dello svedese Försvunner

1989. A poche settimane dalla caduta del muro di Berlino, Pago, Rice e Bibi, tre ragazzi di venticinque anni, lasciano la tranquilla Cesena in cerca di avventura: dieci giorni di vacanza nell’Europa del’Est, verso quei luoghi in cui è ancora presente il regime sovietico. Giunti a Budapest conoscono Emil, un rumeno in fuga dal suo paese a causa della dittatura. L’uomo, preoccupato per la famiglia rimasta in Romania, chiede l’aiuto dei tre Italiani. Il compito è portare una valigia alla

Rolando Ferrazza ha trent’anni, si è laureato col massimo dei voti e aspira a diventare insegnante. Suo malgrado però è costretto a vivere con la nonna Ines e ad accontentarsi del modesto lavoro di bidello presso una scuola privata religiosa. Sandy è una giovanissima modella americana, arrivata a Roma con gli opprimenti genitori per alcuni servizi fotografici. La madre, che deve far continuare in qualche modo gli studi scolastici alla figlia durante la permanenza nella capitale, decide di contattare Padre Spinetti,

“Una donna promettente è molte cose insieme, tutte ruotanti intorno al concetto di umiliazione in seguito a una violazione. Una violazione in qualche modo eccentrica, che nel film agisce per preterizione, evocata costantemente lungo tutto l’arco della narrazione ma mai citata con parole esplicite, solo con perifrasi e circonlocuzioni, allo stesso modo di un trauma rimosso senza averne vissuto la complessa elaborazione. «Quello che è successo» è successo a Nina, lacerata da un abuso sessuale durante una festa universitaria che