dal 1999 testimone di un’evoluzione

“La premessa è intrigante. In una Miami del futuro invasa dalle acque dell’oceano, sommersi e salvati vivono divisi da un muro che protegge i baroni, che restano protetti e all’asciutto, da tutti gli altri che si ritrovano in una sorta di laguna da attraversare con barchini, passerelle e stivali. C’è stata una lunga guerra di confine, ma l’esito è un mondo ancor più polarizzato e… umido. Nick Bannister, con la sua assistente Watts, è un ex soldato, che gestisce un’attività

“Adattamento per il cinema del racconto fantascientifico The Seventh Victim di Robert Sheckely, La decima vittima è un film realizzato nel 1965 da Elio Petri. Ebbe un iter produttivo piuttosto tormentato tanto che Carlo Ponti ne rivoluzionò completamente e più volte il progetto iniziale, scritto da Petri insieme a Tonino Guerra ed Ennio Flaiano. Opera dal fascino sgargiante, pittorica e decisamente pop, La decima vittima è un pamphlet graffiante e coloratamente corrosivo, una denuncia contro il sistema capitalistico e contro

Lech Majewski, un regista unico, un UFO che si avvicina al cinema odierno con uno stile visivo e narrativo assolutamente originale. È nato a Katowice, Polonia, nel 1953, poi ha vissuto per molti anni in Inghilterra e negli Stati Uniti. Sempre affascinato dal mondo della pittura e dopo aver girato numerosi film a partire dagli anni Ottanta, nel 2004 realizza “Il giardino delle delizie”, tratto dal suo romanzo “Metaphysics” ispirandosi all’omonimo dipinto di Hieronymus Bosch che è il primo tassello

“Malignant, film diretto da James Wan, racconta la storia di Madison, una donna che ha delle terribili visioni, nelle quali assiste inerme a dei violenti omicidi. Madison rimane ancora più sconvolta quando scopre che queste immagini non sono solo nella sua testa, ma sono eventi che accadono realmente nel momento in cui lei li vede. Scioccata da questa cosa, la donna cerca di capire chi sia il sadico omicida che uccide brutalmente. È così che Madison scopre il nome di

“Maurice Legrand, cassiere parigino senza qualità e pittore dilettante, vive una misera esistenza vessato da colleghi e consorte. Una notte si apre uno spiraglio, grazie all’incontro in strada con una giovane donna, Lulù, di cui si innamora. Disposto a tutto per questa passione Legrand arriva a sottrarre denaro dal posto di lavoro decretando il suo inesorabile declino…”. Il primo capolavoro di Renoir è una felice miscela di realismo sociale, dramma grottesco e amaro umorismo. Accolto all’epoca in modo controverso, riesce a