dal 1999 testimone di un’evoluzione

Gianni Zanasi si è era contraddistinto con un piccolo ma fenomenale film che risponde al nome di “Non pensarci”, anno domini 2007. No possiamo non citare le sue opere precedenti, acerbe ma interessanti, come “Nella mischia” del 1995 e “A domani” del 1999. Poi purtroppo non si è ripetuto a quei livelli, anche se è un autore da tenere in considerazione perché ha un notevole potenziale, purtroppo non espresso totalmente nelle opere successive. Federico Gironi su ComingSoon: “Non è un

È uscita con “soli” 22 anni di ritardo nelle sale italiane questa bellissima opera del regista cinese Lou Ye, mentre a marzo è arrivata la versione home-video grazie alla CG Entertainment in collaborazione con Wanted. In entrambe le situazioni stiamo parlando dell’ottima versione restaurata con risoluzione 4k realizzata nel 2021 a partire dagli originali negativi A-B 16mm, mentre il sonoro è stato prima restaurato e poi ricreato con effetti aggiuntivi per arrivare ad un “upgrade” della traccia in Dolby Stereo

Ed eccolo qui il film che ha letteralmente diviso pubblico e critica. Sesto lungometraggio per il cinema del regista svedese Ruben Östlund e seconda Palma d’Oro dopo “The Square” nel 2017. In molti, tra quelli che apprezzano il suo stile, lo considerano il “nuovo Bergman”, forse è ancora un po’ presto per dirlo, i detrattori invece lo considerano un regista (ed un cinema) fin troppo meccanicamente provocatorio, solipsistico e snob. Noi abbiamo apprezzato molto Forza maggiore e The Square, su

“«Una borghesia sedotta e abbandonata, fatta a pezzi dall’irruzione deflagrante dell’eros e del sacro» riflette Gianluca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna dai cui laboratori dell’Immagine Ritrovata esce la copia restaurata di «Teorema», il 1 settembre 2022 alla Mostra del Cinema, e poi di nuovo nelle sale. Un ritorno al festival veneziano dopo la tumultuosa prima del ’68, dove il film ricevette oltre alla Coppa Volpi a Laura Betti, anche il premio dell’Ocic, l’Organizzazione cattolica del cinema. Apriti cielo. A

“Fine estate 2008. Edoardo, Iacopo e Michele sono i membri di un gruppo punk di Grosseto, nella Maremma Toscana. Stanchi di suonare tra sagre e feste dell’Unità, hanno finalmente l’opportunità di andare a Bologna ad aprire il concerto di una famosa band hardcore americana. È tutto pronto, ma il giorno della partenza ricevono una chiamata dagli organizzatori: il concerto è annullato. Ma i tre non si danno per vinti: se non possono suonare a Bologna, saranno i Defense a venire