dal 1999 testimone di un’evoluzione

Se la cultura in Italia si chiama Placido e Tornatore, come dare torto ad un ministro che si lamenta dei soldi spesi invano per finanziare progetti cinematografici? C'è chi, aggrappandosi agli specchi giustifica l'importanza dei finanziamenti alla cultura citando i grandi capolavori dall'irrisorio incasso come il "Casanova" di Fellini, "L'avventura" di Antonioni o "Umberto D"

Una premessa è d'obbligo: in molti hanno gridato al capolavoro assoluto dopo aver visto quest'ultima opera firmata Darren Aronofsky, sono arrivati premi a pioggia, tutti ad incoronare il redivivo Mickey Rourke

Mentre la tecnologia 3D sembra destinata a spostarsi presto anche sui televisori di casa - di recente un annuncio di Sony parla di nuovi imminenti televisori capaci di riprodurre immagini a tre dimensioni, il tutto per rilanciare vendite e per combattere la crisi dei consumi - il futuro in sala o meglio i "Segnali

Se è vero che, citando François Truffaut,“avere un’idea sul cinema significa avere un’idea sul mondo” ci chiediamo in quale sgraziato cosmo sono sintonizzate le menti eccelse dei cineasti americani che scrivono commedie con Sandra Bullock come “Riscatto d’amore” o altri simil-classici di questa periodo come “I love you man”, “La rivolta delle Ex”, “Baby Mama”

E' un vero e proprio maestro del cinema d'animazione, ma in Italia lo conoscono (purtroppo in pochissimi) per "Una tomba per le lucciole" del 1988, struggente storia di due bambini messi di fronte all'orrore della guerra. Nato il 29 ottobre del 1936 a Mie esordì con la serie tv "Ken, ragazzo lupo", ma già nel