dal 1999 testimone di un’evoluzione

Special Edition per questo interessante film diretto dall’esordiente Henry Alex Rubin, autore prima di questo di Murderball, documentario sportivo sulle Paraolimpiadi del 2004. In Disconnect invece tratta l’importante argomento delle nuove generazioni e delle loro “vite alternative” in rete, in ogni secondo della giornata “connessi” tra chat, telefoni immancabilmente accesi e social network sempre più

E’ stato per decenni dimenticato ma questo “Madonna of the Seven Moons” è senza dubbio da riscoprire! Diretto da Arthur Crabtree (regista diventato celebre per aver diretto numerosi melodrammi prodotti dalla Gainsborough - storica casa di produzione inglese) questo delirante melodramma - tratto da un romanzo di Margery Lawrence e definito “uno dei più divertenti

Recensione di recupero per questo bellissimo Welcome che venne presentato al Festival di Berlino nel 2009 dove riscosse enorme successo, in seguito arrivò in Italia, prima al Torino Film Festival poi nelle sale, grazie alla distribuzione Teodora Film e a Vieri Razzini. Simon è un istruttore di nuoto in una piscina comunale a Calais. La

“In ossequio alla pratica di riconduzione dell'ignoto al noto, il nuovo film di Sébastien Lifshitz Wild Side (vincitore al Festival Gaylesbian di Milano 2004) è stato definito un «Jules et Jim» del terzo millennio. Il paragone non stride, ma rischia di mettere in secondo piano le modalità di approdo dell'autore alla materia e la sua

Sinister ha completato con questo titolo il ciclo destinato ai Frankenstein “hammeriani” e noi non ci stancheremo mai di incensarla! Successivo a “La rivolta di Frankenstein” è il migliore in assoluto del ciclo; questo quinto film della serie vede la definitiva trasformazione del barone in diabolico singore del Male, sorretta dall’ispiratissima regia di Terence Fisher