dal 1999 testimone di un’evoluzione

Per chi non la conoscesse la Toei è, in poche parole, la Disney d’Oriente avendo fatto anch’essa la storia del cinema d’animazione a partire dalla fine degli anni Cinquanta con fondamentali titoli, uno dei primi a riscontrare un enorme successo di pubblico e ad essere distribuiti fuori dal Giappone è proprio “La leggenda del serpente bianco” diretto da Taiji Yabushita, primo film d’animazione a colori giapponese e ora pubblicato in questa bellissima collana realizzata dalla Dynit.

Luca Guadagnino è sempre stato piuttosto poco considerato in Italia, soprattutto dai critici, ma all’estero è decisamente più apprezzato grazie soprattutto al film con il quale si è contraddistinto, “Io sono l’amore” uscito nel 2009. Poi è letteralmente esploso e molti hanno gridato al capolavoro con questa sua ultima opera, Chiamami col tuo nome, da

Dopo un decennio, dal 2001 al 2010, folgorante pieno zeppo di capolavori e grandi film (Mystic River, Million Dollar Baby, il dittico Flags of Our Fathers e Lettere da Iwo Jima, Gran Torino e Hereafter) il nuovo decennio per Clint Eastwood non è partito in modo così folgorante come il precedente: prima convince solo in

Questo bellissimo thriller a sfondo politico diretto da Larry Pearce e con un grandioso ed indimenticabile Charlton Heston è disponibile già da tempo in home-video grazie alla Pulp Video. Un film da recuperare e, perché no, da rivalutare.

Da tempo annunciato è finalmente uscito questo cofanetto atteso da migliaia di cinefili affamati di cinema proveniente da tutto il mondo. In questo caso è interamente dedicato al grande regista ungherese Miklós Jancsó con due opere di metà anni Sessanta, I disperati di Sandor del 1966 e L’armata a cavallo dell’anno successivo. Al momento non