dal 1999 testimone di un’evoluzione

George A. Romero non ha diretto solamente i capolavori dedicati agli zombie… si è cimentato anche con altri sottogeneri in maniera egregia come Monkey Shines, Knightriders, Creepshow, Wampyr e questo - per troppi anni rimasto nell’ombra - La stagione della strega, diretto nel 1972 con cui firma la sua terza regia dopo il capolavoro La notte dei morti viventi e la deludente commedia romantica There’s Always Vanilla, inedito in Italia. Pulp Video ha pubblicato diversi anni fa questo film, per

Prosegue la retrospettiva dedicata ai titoli che la neonata Shockproof ha iniziato a pubblicare da qualche mese, come già ampiamente esplicato nella recensione dedicata all’horror canadese “Maledetto sortilegio”. Oggi è il turno di un film francese rimasto per tantissimi anni nell’ombra, realizzato nel 1978 dalla regista, scrittrice e produttrice francese Yannick Bellon già attiva negli anni Quaranta e Cinquanta con alcuni cortometraggi e documentari dedicati a donne anticonformiste e che la fecero notare come un’autrice promettente. In netto anticipo su

Quando il cinema italiano “rischia” e vince la sua scommessa. Il bellissimo film di Paolo Franchi, uscito nelle sale nell’ottobre del 2017, arriva ora in home-video grazie alla 01 Home Entertainment. Prendiamo in prestito alcune parole che gli dedicò Paolo Mereghetti sulle pagine del Corriere: “(…)due cinquantenni, un architetto molto sicuro di sé (Fabrizio Gifuni) e la figlia (Emmanuelle Devos) del suo socio più anziano, tornata a Torino da Parigi, dove si è sposata con un ricco finanziere, per star

Il cinema e la Formula 1 negli ultimi anni camminano sempre più a braccetto, di certo l’acquisto da parte di Liberty Media dei diritti televisivi e di sfruttamento mediatico ha un po’ riavvicinato questa disciplina sportiva agli americani, appassionati a gare più movimentate e ricche di incidenti come la 500 Miglia di Indianapolis o il campionato Nascar. Rush di Ron Howard ha dato il via ad un interesse sempre più crescente del mondo del cinema nei confronti della Formula

A Quiet Place, terza regia di John Krasinski, anche attore, sceneggiatore e produttore, si basa su una semplice ma originale idea: realizzare un film horror “muto” o quasi… una coppia contro un’invasione aliena di mostri bruttissimi, ciechi e con un udito ultra evoluto… È certamente una pellicola interessante ma che ha diviso critica e pubblico: negli States è stato accolto come aria nuova e come un piccolo capolavoro, in Europa e soprattutto in Italia la critica più esigente ha storto