dal 1999 testimone di un’evoluzione

No, l'effetto nostalgia questa volta non ha funzionato, e questo Fame diretto da Kevin Tancharoen è risultato un vero e proprio pasticcio! Citiamo per l'occasione l'arguta critica di Maurizio Porro che dalle pagine del Corriere della Sera strillava così: "

Michael Powell inglese ed Emeric Pressburger ungherese emigrato a causa di Hitler; il primo regista visionario e il secondo scrittore capace di realizzare, in sceneggiatura, le esigenze fantastiche del primo. Il loro sodalizio ha costituito una sorta di eccezione all’interno del panorama del cinema inglese del secondo dopoguerra, poiché cercavano con le loro opere di

Con la nuova distribuzione Cecchi Gori, la Passworld sta lentamente ripubblicando titoli già usciti alcuni anni fa. E' l'occasione per riscoprire questo assoluto capolavoro, opera ultima del grande John Huston, qui alla prese con una storia toccante ed atipica, tratta dal romanzo Gente di Dublino di James Joyce. Film datato 1987, viene editato dalla Passworld

Dopo l'ottimo risultato ottenuto con L'aria salata, uno dei nuovi talenti registici italiani, Alessandro Angelini, ci riprova con Alza la testa, ma purtroppo non ripete l'eccezionale exploit qualitativo che fece con la sua opera prima. Sì, qui siamo di fronte ad un buon film, soprattutto nella prima parte, abbiamo una grande prova di recitazione di

La Ripley's sta da qualche mese a questa parte pubblicando interessanti film americani, perlopiù dal catalogo United Artists. Non manca neanche in queste edizioni la solita e piacevole cura che la casa romana profonde nel proprio lavoro: anche qui siamo di fronte ad un'ottima edizione, seppur con qualche limite come gli extra, praticamente assenti. La

E' considerato il primo western "nero" della storia del cinema, fu girato alle Canarie dal regista italiano Antonio Margheriti sotto lo pseudonimo di Anthony M. Dawson, fu prodotto e finanziato dalla 20th Century Fox, ma anche se Antonio Margheriti è stato citato in una divertentissima scena nell'ultimo film di Quentin Tarantino, vogliamo riprendere alcuni passaggi

E' indubbiamente un caposaldo del cinema horror italiano (e non solo), diretto nel 1966 dal grande e sempre poco lodato Mario Bava, che dopo anni di attesa arriva finalmente anche da noi in questa sfavillante edizione dvd realizzata dalla sempre ottima Sinister Film. Per quest'occasione siamo di fronte ad un'edizione standard con disco singolo e

Il gelido inverno della distribuzione cinematografica sembra coincidere con i primi tepori della primavera, da oltre un mese si alternano sui nostri schermi “titolucci” senza sostanza e senza futuro. Futili commediole, horror in naftalina, thriller di terza fascia e balorde “italianate” fanno da cornice al ritratto di un cinema scialbo e dal fiato corto. E'